Quanto costa comprare casa?
Una volta individuato l’immobile da acquistare e aver concluso il contratto preliminare di compravendita il passo successivo è il rogito notarile. Ma quali sono i costi da affrontare dalla firma della proposta fino all’ottenimento delle chiavi?
La registrazione del preliminare
Uno degli obblighi che sorgono al momento della stipula del contratto preliminare di compravendita è quello della registrazione dello stesso presso l’Ufficio di competenza dell’Agenzia delle Entrate.
Tutte le parti del contratto, agenzia compresa, sono responsabili in solido per la registrazione.
La registrazione del compromesso è obbligatoria. Non è, quindi, consentito scegliere se eseguirla o meno. L’Agenzia delle Entrate fissa il termine di 30 giorni dalla firma del contratto preliminare per eseguire la registrazione.
Cosa succede se non si procede alla registrazione?
La mancata registrazione del preliminare di compravendita implica un’evasione fiscale di minor conto che darà luogo a un eventuale accertamento fiscale.
Quali sono i costi per la registrazione?
Per la registrazione del contratto preliminare di compravendita è necessario effettuare il versamento (con modello F24) dell’imposta di registro
- per un importo fisso pari a 200 euro;
- una imposta di bollo di 16 euro da applicare ogni quattro facciate oppure ogni 100 righe del compromesso;
- per la dazione di somme a titolo di «caparra confirmatoria» è prevista l’applicazione dell’imposta proporzionale di registro nella misura dello 0,50%;
- per le somme dovute a titolo di «acconto sul prezzo», relative a operazioni non soggette a Iva, è prevista l’applicazione dell’imposta di registro con l’aliquota del 3%.
Solitamente la ripartizione delle spese avviene al 50% tra acquirente e venditore per quanto riguarda imposta fissa e marche da bollo. Per la parte riguardante la caparra confirmatoria o l’acconto prezzo la somma è a carico del solo acquirente in quanto detraibile in fase di rogito notarile.
La Mediazione.
Il compenso all’agenzia immobiliare è uno dei costi accessori alla compravendita.
Secondo l’art 1755 del Codice Civile il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l’affare è concluso per effetto del suo intervento.
La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità .
Il diritto alla provvigione per l’agente immobiliare si concretizza quando sussistono le seguenti condizioni:
- l’agente deve essere iscritto al registro delle imprese o al REA;
- le parti devono essere state messe in contatto dall’agente immobiliare, indipendentemente dal fatto che ciò sia avvenuto in forza di un contratto scritto, di un accordo verbale o a seguito di un’attività di fatto, realizzata cioè senza alcuna intesa preventiva. L’importante è che i contraenti abbiano manifestato la volontà (anche con un comportamento concludente) di voler avvalersi dell’ausilio del mediatore;
Per praticità, possiamo quindi dire che il mediatore ha diritto alla provvigione quando viene concluso non solo il contratto definitivo (il cosiddetto rogito) ma anche il contratto preliminare (il cosiddetto compromesso). Non ha invece diritto ad essere pagato per il solo fatto che l’acquirente depositi presso l’agenzia la proposta di compravendita se questa poi non viene accettata dal venditore.
Non c’è un tariffario da rispettare ma possiamo dire che ad oggi almeno nella provincia che ci riguarda ovvero Lucca di media le agenzie vanno dal 3 al 4%.
Imposte da versare al Rogito Notarile
Dopo il preliminare di acquisto, l’ottenimento di un eventuale mutuo, le verifiche da parte di un tecnico di fiducia in merito alla documentazione dell’immobile si giunge all’atto notarile o Rogito.
Di fatto l’atto di compravendita è il preciso istante in cui, davanti al Notaio, la parte acquirente versa l’intero importo della compravendita previa restituzione della caparra confirmatoria o al netto di eventuali acconti già versati. Il venditore consegnerà le chiavi dell’immobile.
Ma quali costi si sostengono il giorno dell’atto?
In sede di atto notarile sarà l’acquirente a versare :
- Il compenso del Notaio per la redazione dell’atto di compravendita e in caso di muto ipotecario per la redazione dell’atto di mutuo.
- L’imposta di registro, per una compravendita tra due soggetti privati (non imprese) pari al 2% se ha i requisiti per la richiesta dell’agevolazione prima casa, oppure del 9% se l’acquisto avviene senza l’utilizzo dell’agevolazione.
- L’iva sull’acquisto, se la compravendita avviene con un’impresa ,pari al 4% se l’acquirente ha diritto all’agevolazione prima casa, oppure 10% se l’acquisto viene effettuato senza l’utilizzo delle agevolazione.